Perché praticare lo yoga, qual è la meta finale? Quali sono i suoi benefici? Per quanti anni si dovrebbe praticare e quanto dovrebbe durare la pratica quotidiana? Questi gli argomenti centrali del libro.
Esso comprende la descrizione dettagliata di asana, bandha, mudra, elencandone gli effetti, e spiegando le tecniche sotto forma di vinyàsa, ovvero sequenze che conducono alla postura finale. Tratta dei canali energetici (nàdi), dei cakra e del prànàyàma, che insieme alle posture permette di ottenere il controllo del sistema nervoso, un’ottima salute e la longevità.
Scopo dello yoga è la cessazione dell’attività della mente rivolta all’esterno e poi la concentrazione sulla propria vera natura; infatti la disciplina fisica non è che una preparazione all’indagine sulla verità ultima. I suoi benefici, ossia la purificazione dell’organismo e la forza, si riflettono sulla mente rendendola stabile e lucida, non più preda di emozioni o sensazioni, e promuovono la crescita spirituale in termini di gioia ed entusiasmo.
Praticare col metodo corretto vuoi dire osservare tutte le otto branche dello yoga, ivi inclusi comportamento, meditazione e completo assorbimento della mente. Occorre applicare uno sforzo sistematico fino al raggiungimento della meta e stabilire in ogni fase i dettagli della pratica: luogo, durata e attività connesse.
Se oggi lo yoga fa parte integrante della vita di milioni di persone si deve a questo metodo: Krishnamacharya ha rinnovato una disciplina antica che stava scomparendo e l’ha adattata alla vita moderna; a lui va tale merito.