Poche religioni appaiono a noi occidentali tanto complesse come quella antichissima dell’India. Dèi innumerevoli, saghe complicate, cerimonie apparentemente incomprensibili.
Davanti allo svilimento di un pensiero religioso diventato puramente dogmatico, puritano e sociale non soltanto in Occidente ma persine nell’India moderna, questo libro propone la riscoperta di una mitologia simbolica, di una cosmologia che non separa religione, metafisica e scienza, di un più grande rispetto della libertà di essere e di pensare.
Alain Daniélou ci spiega come le migliaia di divinità che affollano il pantheon indiano siano in realtà soltanto personificazioni di qualità e attributi di un unico Dio che si manifesta nei molti: onnipresente e onnipervadente, ma pur sempre Uno, e al quale tende l’universo intero.