L'uomo è il risultato dei suoi pensieri. Ciò che pensa diventa.”
--Mahatma Gandhi
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“In due decenni di insegnamento sono stata testimone più e più volte del potere che ha lo Yoga di modificare schemi di comportamento apparentemente inamovibili.
Non importa chi siamo o per quanto tempo ci siamo trincerati in comportamenti autodistruttivi: la pratica quotidiana dello Yoga ha il potere di metterci di fronte alla nostra fondamentale bontà innata e a quella degli altri. Riscoprire chi siamo in realtà nel nostro nucleo ci spiana la strada a fare esperienza della connessione con gli altri al livello più elementare.
Questa capacità di connessione è al cuore della pratica detta Yoga. Vivere in uno stato di unione non è un concetto esoterico né una qualche indefinita sfera superiore a cui possono aspirare solo persone di grandissima intelligenza: è l’apertura di un cuore, che rende capaci di provare tenerezza, gioia e dolore senza reprimerli.
È l’apertura della mente a una consapevolezza che abbraccia invece di escludere; è il riconoscimento, immediato e spiazzante, della nostra fondamentale uguaglianza. Ed è un tornare a casa con il corpo e nel corpo, perché è soltanto nel corpo che possiamo fare tutte queste cose.
Non importa chi siate o crediate di essere, né importa quello che vi è successo in passato o a che punto vi troviate nel presente: chiunque abbia l’intenzione di andare al di là dei pensieri e dei comportamenti che limitano e immobilizzano se stessi può trovare – troverà – la libertà con l’aiuto di questa pratica.”
Un libro prezioso per coloro che vogliono avvicinarsi alla meditazione in modo profondo. Bayer, monaco benedettino e maestro yoga, mostra come la meditazione sia una dimensione d’eternità che tutti possiamo sperimentare nella nostra ricerca di contatto col Divino.
Il Raja Yoga di Patanjali diviene una delle chiavi di accesso per vivere pienamente la meditazione cristiana. L’autore va oltre il dualismo Occidente/Oriente trovando i punti di contatti e le somiglianze fra tutti coloro che ricercano Dio
Poche religioni appaiono a noi occidentali tanto complesse come quella antichissima dell’India. Dèi innumerevoli, saghe complicate, cerimonie apparentemente incomprensibili.
Davanti allo svilimento di un pensiero religioso diventato puramente dogmatico, puritano e sociale non soltanto in Occidente ma persine nell’India moderna, questo libro propone la riscoperta di una mitologia simbolica, di una cosmologia che non separa religione, metafisica e scienza, di un più grande rispetto della libertà di essere e di pensare.
Alain Daniélou ci spiega come le migliaia di divinità che affollano il pantheon indiano siano in realtà soltanto personificazioni di qualità e attributi di un unico Dio che si manifesta nei molti: onnipresente e onnipervadente, ma pur sempre Uno, e al quale tende l’universo intero.
Se lo avete tra le mani, significa che il vostro sguardo è stato catturato da: “Odaka Yoga – La via del guerriero di gentilezza”. Probabilmente conoscevate già l’argomento oppure siete stati attirati da “qualcosa” non ben specificato che vi ha spinto a sceglierlo tra le tante proposte del settore. Chi può saperlo? In ogni caso, eccovi qui.
Si dice che un libro non sia solo un libro, ma un vero e proprio viaggio. Forse, l’idea di viaggio è ciò che più accomuna la lettura con un percorso Yoga: conoscersi, ritrovarsi, riconnettersi con un qualcosa che ha matrici profonde e ancestrali. Probabilmente, la scelta di un libro, per certi aspetti, assomiglia alla scelta di un corso Yoga: non si sa esattamente il perché, ma “qualcosa” è già accaduto. E forse è quel “qualcosa” di non ben specificato che vi ha portato proprio in questo fatidico momento.
Noi di Odaka definiamo il nostro metodo d’insegnamento come un viaggio: come un libro vi permette di viaggiare restando comodamente seduti sulla vostra poltrona, così accade nelle nostre lezioni, mentre si pratica. La bellezza è che questo viaggio non termina sul tappetino, ma riverbera su tutta la vita.
Perché avete scelto questo libro? Perché avete scelto Odaka Yoga? Forse ancora non lo sapete, ma il viaggio inizia proprio da questa domanda. Vi guideremo, infatti, alla riscoperta di ciò che di più naturale esiste in voi: quell’Essenza primordiale che le consuetudini e le imposizioni della società odierna vi hanno fatto dimenticare, nascosta sotto infiniti veli di illusioni. Tecnicamente è uno stile Yoga innovativo che non ha abbandonato la tradizione e che trova ispirazione dal moto dell’oceano, delle sue onde, dove si compenetrano il Bushido (la Via del Guerriero Zen), la pratica millenaria dello Yoga e i princìpi della biomeccanica corporea, esprimendo, fisicamente ed emozionalmente, i princìpi di adattabilità, trasformazione e forza interiore.
L’osservazione dell’oceano, delle sue onde, dei suoi ritmi, sempre diversi, si accomuna ai pensieri e alle emozioni, facendo nascere la consapevolezza che proprio quei ritmi – in verità così familiari – potevano essere riadattati alla molteplicità dei movimenti del corpo e alla loro espressione.
In Odaka, la posizione statica e fissa che siete abituati a praticare negli altri stili, dove vi fermate e respirate, è solo una parte della pratica: le sequenze, mutuate dalle arti marziali, si esprimono attraverso il fluire dell’energia interiore, per rendere la transizione importante tanto quanto la posa. Ed è nella transizione (lo spazio-tempo tra una posa e l’altra e i gesti che lo occupano) che potrete assaporare il vero qui e ora tanto ricercato da chi pratica Yoga. Le fusioni che si originano attraverso questo metodo mirano a sciogliere tensioni e contrazioni fisiche, mentali, emozionali conferendo quiete e azioni immediate.
Una volta che inizierete a trasformare le costrizioni, allontanandovi dalle vostre comfort zone, i modelli abituali di movimento e di pensiero si dissolveranno, lasciando spazio a un nuovo equilibrio e a una forza interiore sempre più potente. Con il costante proseguire di questa pratica migliorerete la vostra capacità di adattarvi alle circostanze che si presentano quotidianamente, rimanendo centrati nonostante il caos che vi circonda, diventando pronti all’azione, qualsiasi sia la difficoltà da affrontare.
Questo libro entusiasmerà i milioni di lettori dell’Autobiografia di uno yogi di Yogananda e tutti coloro che desiderano lasciarsi ispirare da questo grande maestro.
E’ l’unica biografia completa del grande Maestro scritta da un suo discepolo diretto e contiene molte storie inedite sulla sua vita, sentite raccontare direttamente o vissute insieme a lui dall’Autore: alcune deliziosamente umane, altre profondamente edificanti, molte che contengono miracoli al pari di quelli narrati nella Bibbia.
Grazie alla sua vivida memoria, Kriyananda ci regala racconti affascinanti in un’ispirante immagine a tutto tondo, cogliendone tutti gli aspetti del grande guru: la sua saggezza, il suo umorismo, la sua gioia contagiosa, il suo amore infinito.
Senti il potere della coscienza divina di Yogananda attraverso l’amorevole racconto di uno dei suoi pochi discepoli diretti tuttora viventi!
Non si torna mai come si è partiti. Questo è quello che accade quando si visita l’India. Si parte con tutta la nostra sostanza organica, con tutto ciò che di noi è il più strettamente fisico e concreto, per abbandonarlo piano piano, a mano mano che i nostri piedi proseguono il viaggio in questo Paese dai mille contrasti. Alla fine, quel corpo fisico con il quale ci definiamo e che consideriamo spesso l’unica dimensione in grado di rappresentarci, lascia spazio a un’entità più sottile e leggera, eterea e incorporea.
L’India, attraverso il suo modo di essere, ci ha spogliati della nostra sostanza organica per farci conoscere quella dimensione più sottile che abita al nostro interno e che non potremo più lasciare.
Questo libro è il percorso di trasformazione che compiamo mentre viaggiamo, ascoltiamo, sentiamo e odoriamo l’India, dalla dimensione più fisica con cui arriviamo all’aeroporto di New Delhi, a quella più sottile che conosciamo strada facendo, che si manifesta gradualmente entrando in contatto con il sapore e il colore di questo Paese.
E’ un racconto esperienziale e un saggio ‘moderno’ che fonde insieme conoscenze filosofiche orientali, yogiche e āyurvediche, unite insieme, alla scoperta di ciò che alcune correnti di pensiero indiano intendono quando parlano di corpo e spirito. Senza pretese, sempre con l’augurio che la condivisione di queste conoscenze possa, non dare delle risposte, ma far sorgere nuove domande, nuovi punti di vista, nuove possibilità.
Fin dall’epoca delle Upanisad la spiritualità indiana si è sempre occupata fondamentalmente di un solo grande problema: come superare i molteplici condizionamenti che imbrigliano l’esistenza umana.
Uno dei più grandi risultati di tale ricerca è stata la scoperta della coscienza-testimone, della coscienza che, sciolta dai vincoli delle sue strutture psico-fisiologiche, della temporalità, del dolore, raggiunge la vera e indicibile libertà.
La conquista di questa libertà assoluta rappresenta lo scopo di tutte le filosofie e di tutte le tecniche mistiche indiane, ma è stato soprattutto attraverso lo yoga, nelle sue varie forme, che si è ritenuto di potervi giungere.
È per questo che alcuni yogin dell’antica India meritano di essere annoverati fra i “maestri spirituali” dell’umanità. A uno di essi – Patanjali, considerato l’autore del primo trattato sistematico di Yoga, gli Yoga-sutra – è dedicato questo libro, in cui il celebre storico delle religioni romeno mette a frutto la sua eccezionale conoscenza della spiritualità indiana per fornire al lettore un quadro estremamente chiaro e conciso della filosofia e delle tecniche yoga.
Dalla saggezza dell’India antica e contemporanea, un preziosissimo manuale di Pranayama, la sofisticata tecnica di controllo del respiro che lo yoga promuove quale importante mezzo di guarigione.
Una guida completa e sicura per tutti i praticanti: infatti tutte le principali tecniche sono descritte in maniera sistematica e con un linguaggio semplice. Disegni e foto originali confermano la sua autenticità e autorevolezza, e ci rendono partecipi della storia dello yoga.
Kuvalayananda propone le posizioni e tutti i principali Pranayama nei dettagli; inoltre ne indica i benefici per il nostro organismo, in particolare per i sistemi nervoso, endocrino, respiratorio, circolatorio e digestivo.
Lo sviluppo spirituale di uno studente di yoga dipende da due cose: egli deve innanzi tutto eliminare ciò che oscura la luce spirituale e secondariamente riuscire a fermare la sua mente vagante. Attraverso la pratica di Pranayama uno studente di yoga riesce a iniziare il cammino in entrambe le direzioni.
Swami Kuvalayananda è stato il primo ad iniziare e promuovere la ricerca scientifica applicata agli aspetti tradizionali dello yoga. Il suo lavoro verrà sempre ricordato nel mondo yogico.
Pranayama è tuttora considerato il libro migliore su questo argomento.
“I veggenti yogici dell’antica India consideravano il Pranayama come l’esercizio in grado di rendere sommamente sano ogni processo vitale. Alla luce della nostra esperienza, possiamo dire con sicurezza che nessun altro esercizio fisico può avere neanche un centesimo dell’efficacia del Pranayama.” Swami Kuvalayananda
Il metodo giapponese che ha risolto i problemi di sei milioni di persone.
Il metodo naturale ed esclusivo del dottor Nakagawa, direttore del Vision Fitness Center di Tokyo, offre un formidabile aiuto per tutti i problemi visivi. Si tratta di un sistema testato su moltissimi pazienti che comprende semplici esercizi e un training mentale basato sul rivoluzionario concetto che la capacità visiva non dipende solo dagli occhi ma in realtà risiede nel cervello.
Attraverso allenamenti di pochi minuti e tecniche mediate dallo yoga, il metodo restituisce le piene facoltà visive risolvendo miopia, presbiopia, astigmatismo, glaucoma senza più ricorrere a occhiali, lenti a contatto o chirurgia. Previene inoltre l’invecchiamento oculare, la stanchezza e l’affaticamento dovuti all’uso del computer. Gli esercizi sono così facili che possono essere fatti anche dai bambini.
L’unione di pratiche orientali e moderne neuroscienze ha creato un approccio dai risultati straordinari e documentati.
Il ricercatore sincero nello Yoga è colui che impiega tutta la sua energia al servizio della verità e quindi della libertà. Si può amare solo ciò che si conosce e, conoscere, in questo ambito, vuol dire sperimentare, proprio come lo scienziato che, dimenticando il tempo, troverà se stesso in ciò che svela il suo microscopio.
Così procediamo “noi dello Yoga”: in potenza, tutto è possibile, e la verità sul passato arricchisce, ad ogni passo, il nostro presente. Sorpresi nel sentire che la terra sparisce sotto i nostri piedi, continuiamo a camminare sul “fil rouge” della ricerca della verità.
Questo libro testimonia che, tra scienza e devozione, lo Yoga continua a stupirci e a svelarci antichi e nuovi segreti, in un intreccio infinito tra la storia dell’India e la storia di tutta l’umanità. Ci rivela che la realtà degli yogin indiani si è continuamente trasformata: lottatori, danzatrici sacre, guerrieri, maestre tantriche, nobili filosofi, spettacolari ginnasti, incorporei guru… tutti accomunati dalla stessa scienza, lo Yoga.
Noi occidentali ci siamo lasciati e ci lasciamo trasportare dalla corrente, costantemente stupiti di fronte alla diversità e alla precisione delle tecniche dello Yoga, molte volte anche persi nell’interpretarle e ingannati dai nostri filtri culturali, ma pur sempre protesi ad attingere a questa fonte di conoscenza che è lo Yoga, il più grande dono che “Bharati Mata” – la Madre India – ha fatto all’umanità. “Satyameva Jayate”, solo la verità trionfa (Muṇḍaka Upaniṣad 3.1.6)
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