La Respirazione nell’Insegnamento di Peter Deunov [Boyan Boéff]

Peter Deunov (Bulgaria, 1864-1944), medico, teologo, filosofo, violinista, compositore, veggente, è ricordato soprattutto per essere stato Maestro spirituale di Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986).
In questo libretto “La respirazione nell’insegnamento di Peter Deunov” di Boyan Boéff, Deunov svela i segreti della respirazione profonda, offrendo molteplici informazioni sul piano fisiologico, energetico e spirituale, e suggerendo una serie di esercizi respiratori semplici ed efficaci, finalizzati non solo alla consapevolezza di se stessi, ma capaci di favorire la guarigione fisica, emozionale e mentale, e ricevere un nutrimento psichico e spirituale.
Edito da Stella Mattutina Edizioni

Yoga e Klesa. Le afflizioni mentali e il metodo yoga che rimuove la sofferenza [Cristiana Biogli, Sergio Busi]

IL PERCHÉ DEL LIBRO

Questo libro nasce per far luce sul significato dello yoga prendendo a riferimento gli Yogasūtra di Patañjali visto che oggigiorno il termine yoga è spesso usato per offrire attività che forse con lo yoga hanno poco a che fare e gli Yogasūtra sono chiamati in causa per dare credito e validità a pratiche che con il testo non hanno nulla a che vedere. Lo yoga non è una ginnastica esotica ma un esercizio meditativo pensato per trasformare le percezioni che abitualmente sono erronee e cariche di afflizione, in un modo di vedere la realtà portatore di verità e felicità. Quando la mente è confusa genera sofferenza e quando la mente è chiara e limpida genera felicità. Gli Yogasūtra ci dicono che lo scopo dello yoga, e del resto di tutta la filosofia classica indiana, è la cessazione di ogni disagio e, quindi, il sorgere dell’autentica felicità attraverso un rigoroso percorso di concentrazione meditativa.

PER CHI È

Con tutti i suoi limiti, questo libro è pensato per i praticanti di yoga, come strumento di studio dello Yogadarśana e della teoria dei kleśa, che ne è il cuore e il presupposto; è pensato per gli studiosi di filosofia, come occasione per entrare in contatto con il pensiero filosofico indiano, scoprendone la logica e le modalità di indagine, affinità e divergenze con quello occidentale; è pensato, infine, per chi al momento è scettico, perplesso e confuso ma interessato a cosa sia e a cosa serva lo yoga, oggi.

CHE VANTAGGI, CONOSCENZE, STRUMENTI OFFRE AI LETTORI

Lo studio della prima parte del libro aiuta a comprendere i concetti chiave degli Yogasūtra: kleśa, draṣṭṛ dṛśya, dṛśi, puruṣa, prakṛti, guṇa, citta, vṛtti, saṃskāra, karma, dhyāna, nirodha, samādhi, kaivalya; e offre una visione globale della filosofia dello yoga espressa nel testo.
La seconda parte del libro analizza le cinque afflizioni mentali esposte negli Yogasūtra: ignoranza (avidyā), senso dell’io (asmitā), attaccamento (rāga), repulsione (dveṣa), paura della morte (abhiniveśa); a tal scopo sono proposte le interpretazioni che di esse offrono gli altri sistemi (darśana) della filosofia indiana, con qualche rimando alla filosofia occidentale e alle recenti scoperte neurofisiologiche e fisiche. Indaga il funzionamento della mente (citta): i processi cognitivi erronei, prodotti dalle abitudini (saṃskāra) afflittive, e quelli corretti, prodotti dalla meditazione (dhyāna), che conducono alla liberazione dalla sofferenza.

DI CHE TRATTA IL LIBRO?

Abitualmente noi non vediamo la realtà così come è, la vediamo attraverso l’opaco filtro del nostro io che si costruisce attraverso ciò che ci piace, a cui ci attacchiamo, e ciò che non ci piace, che invece respingiamo. Crediamo di essere liberi di scegliere e agire ma, in realtà, siamo condizionati dai samskāra, le esperienze di piacere e dolore che abbiamo fatto nel passato e che rimangono attive, come propulsive tracce latenti, nella nostra coscienza e orientano il nostro pensare e agire nel presente. La realtà non è come ci appare e questa apparenza è la causa della nostra sofferenza.
Ora, in Patañjali la sofferenza (duḥkha) non è un termine vago, ma è ben specificata in cinque forme, cinque afflizioni (kleśa) che agiscono e dipendono l’una dall’altra, e creano le strutture della nostra mente ordinaria: noi soffriamo, cioè siamo inquieti, nervosi, insoddisfatti, confusi, agitati, depressi, perché le categorie mentali con cui percepiamo noi stessi, gli altri, gli eventi e il mondo non solo sono contaminate ma sono generate dalle afflizioni. I cinque kleśa, l’oggetto principale del libro, sono:

  • avidyā, l’ignoranza, la predisposizione innata a non vedere come stanno realmente le cose, il non-vedere la realtà per ciò che essa è davvero;
  • asmitā, il senso dell’io, sempre insoddisfatto che crede di essere ciò che non è, e che perciò, appropriandosi idealmente di ciò che vorrebbe essere, è costantemente teso verso una forma di sé (cittavṛtti) immaginata come definitiva e appagante, che però di fatto è dualistica e conflittuale, confusa, nervosa e depressa;
  • rāga, l’attaccamento al piacere, il desiderio di voler ripetere un’esperienza ritenuta piacevole in passato per mettere a tacere la sofferenza del presente;
  • dveṣa, la repulsione al dolore, la tensione che respinge tutte le sensazioni e le esperienze che in passato sono state spiacevoli come se fosse possibile il loro definitivo evitamento per ottenere, in questo modo, la felicità;
  • abhiniveśa, la paura della morte e il desiderio ossessivo di mantenere e prolungare la propria vita, attaccandosi a ciò che per sua natura è impermanente come se fosse permanente.

La mente è l’artefice principale della nostra sofferenza, ma essa è l’artefice principale anche della nostra felicità. Lo Yogadarśana ci dice che questa è una buona notizia perché possiamo trasformarla. Lo Yoga, infatti, nella sua celeberrima ottuplice forma (aṣṭāṅgayoga), è un metodo sviluppato per eliminare tutti gli ordinari meccanismi della mente generati dai kleśa e risalire alle origini della pura capacità di percezione, della pura consapevolezza (dṛśi, citi, citiśakti, puruṣa), isolata da tutto il resto (kaivalya), risplendente di luce sua propria, capace di ‘vedere’ come stanno davvero le cose senza più alcun filtro mentale. Gli Yogasūtra espongono un programma di meditazione (prajñā, dhyāna, dhāraṇā, samādhi) ben strutturato attraverso il quale lo yogin può comprendere la sofferenza, farla cessare (nirodha) e realizzare la natura incontaminata della coscienza, vedendo direttamente la realtà per ciò che essa è davvero, senza alcun filtro.
Non è pertanto lecito proporre una pratica yoga incentrata esclusivamente sull’esercizio delle posture fisiche rifacendosi agli Yogasūtra poiché essi non promuovono esercizi fisici salutistici fini a sé, ma tecniche di concentrazione che mirano a sradicare il modo abitudinario ed erroneo di percepire la realtà. La pratica degli āsana è molto importante per contrastare l’indebolimento, l’indolenza e l’agitazione del corpo, per sciogliere gli stati di tensione, rigidità e dolore che impedirebbero al corpo di stare fermo (nirodha) in una postura assisa, stabile e confortevole, a lungo e regolarmente, ed essere così un valido sostegno all’introspezione meditativa. Ma non si può pensare di “fare yoga” senza meditare.

Yoga per la Donna [Geeta S. Iyengar]

Lo yoga per tutte le donne che sottoposte a un continuo impegno fisico e mentale, desiderano mantenere il corpo in salute e la mente serena. Lo Yoga occupa un posto particolare nella ricerca dell’autorealizzazione e, per suo tramite, della comprensione del divino.

L’Autrice, che conosce a fondo le tecniche sottili di quest’arte, le presenta in questo libro, descrive molte e diverse Asana e le implicazioni fisiche e curative di ciascuna di esse e spiega il Pranayama con i suoi Bandha e Dhyana, nonché i diversi aspetti della meditazione.

L’Autrice si propone di aiutare quelle donne che sono sottoposte ad un continuo impegno fisico e mentale, come le donne che lavorano, le casalinghe e coloro le quali – sempre più spesso – devono occuparsi del lavoro, dei figli e della casa.

Lo Yoga, ella afferma, è la risposta alla nostra ricerca della salute, della serenità, dell’attenzione della mente ed è ciò che ci indirizza verso la quiete spirituale.

Nel libro le Asana – o posizioni – sono divise in varie sezioni concernenti semplici posizioni erette, piegamenti in avanti, movimenti laterali, estensioni all’indietro della spina dorsale, tecniche respiratorie adeguate, da eseguire durante la pratica delle stesse Asana; vengono inoltre descritti gli effetti di queste ultime sul corpo, sul sistema nervoso e sulla mente.

Si indica anche la strada da percorrere per passare da un piano puramente fisico ad un livello superiore di consapevolezza. La sezione “Yoga Kurunta” (Yoga per l’autodidatta) descrive, con l’aiuto delle foto, le tecniche da utilizzare per una pratica corretta, allo scopo di aiutare le donne che non possono frequentare un scuola.

Iniziazione allo yoga & alla vita cosmica [Tina Mastandrea]

“Iniziazione allo yoga e alla vita cosmica” è un testo autodidatta con teoria e pratica, adatto a chi desidera iniziarsi o approfondire la disciplina yoga, realizzare se stesso e accedere a una nuova realtà in linea con il sé cosmico.

Il testo descrive i principi e le pratiche yoga psicofisiche fondamentali, correlate di foto, in modo semplice e chiaro, fornisce suggerimenti su come strutturare una propria lezione e fornisce le pratiche per iniziare a vivere una vita cosmica, sviluppando l’unione con il sé cosmico, i poteri psichici, la multidimensionalità e la saggezza dell’anima.

Krishna La storia, la filosofia, la mistica [Valentino Bellucci]

La presenza del divino nella forma della personalità più affascinante, secondo gli antichi testi vedici. Le indagini storiche e le riflessioni filosofiche.

  • Krishna: storia o leggenda?
  • La forma originale dell’Assoluto secondo i testi vedici
  • La filosofia della Bhagavad-Gita
  • Krishna e le altre tradizioni spirituali

Un piccolo indispensabile libro che parla della Storia e della filosofia mistica di Krishna.

Yin Yoga: La via della pace e della non-violenza [Birgit Kunzli]

“Scegli una pratica semplice ed eseguila con costanza. Non lasciar passare nemmeno un giorno senza praticarla. Questa pratica deve diventare parte integrante di te”
— Birgit.

Tutti noi abbiamo degli obiettivi nella vita. Penso che per tutti, te compreso, l’obiettivo più importante sia il voler essere felici e provare un senso di pace nella quotidianità.
Ma, allora, perché le scelte che facciamo, spesso, non sono in linea con questo desiderio? Credo che uno dei motivi principali nasca dal fatto che non abbiamo le idee chiare, che forse siamo solo molto confusi.

Attraverso questo libro, impareremo ad ascoltarci, cosa vuol dire il silenzio e la pace, per vivere una vita più vera e in linea con noi stessi.

Patanjali e lo Yoga [Mircea Eliade]

Fin dall’epoca delle Upanisad la spiritualità indiana si è sempre occupata fondamentalmente di un solo grande problema: come superare i molteplici condizionamenti che imbrigliano l’esistenza umana.

Uno dei più grandi risultati di tale ricerca è stata la scoperta della coscienza-testimone, della coscienza che, sciolta dai vincoli delle sue strutture psico-fisiologiche, della temporalità, del dolore, raggiunge la vera e indicibile libertà.

La conquista di questa libertà assoluta rappresenta lo scopo di tutte le filosofie e di tutte le tecniche mistiche indiane, ma è stato soprattutto attraverso lo yoga, nelle sue varie forme, che si è ritenuto di potervi giungere.

È per questo che alcuni yogin dell’antica India meritano di essere annoverati fra i “maestri spirituali” dell’umanità. A uno di essi – Patanjali, considerato l’autore del primo trattato sistematico di Yoga, gli Yoga-sutra – è dedicato questo libro, in cui il celebre storico delle religioni romeno mette a frutto la sua eccezionale conoscenza della spiritualità indiana per fornire al lettore un quadro estremamente chiaro e conciso della filosofia e delle tecniche yoga.

Incanto [Diego Manzi]

Incanto. Le divinità dell’India: Attraverso un’analisi attenta, accurata e al contempo chiara e accessibile anche per il lettore che non avesse troppa dimestichezza col multicolorato, sterminato e pullulante pantheon hindü, l’autore si propone di offrire una visione d’insieme, storica e narrativa, della mitologia indiana e, più segnatamente, delle maggiori divinità in essa risplendenti.

Dopo aver preso le mosse da un’accurata rassegna dei più antichi e misteriosi numi vedici, sovente associati agli svariati fenomeni naturali, si passa all’analisi approfondita della celebre triade divina – Brahma, Visnu e Shiva – tradizionalmente preposta alla manifestazione, alla preservazione e al riassorbimento del cosmo.

Infine, saranno prese in considerazione le sorprendenti declinazioni del principio divino femminile: dalle più conosciute ed “allineate” spose delle maggiori divinità maschili sopra ricordate finanche alle manifestazioni più sbalorditive dell’eterno femmineo ancora presenti e vivissime, soprattutto nelle realtà rurali. Per ogni divinità passata in rassegna, circa sessanta, saranno trattati i seguenti temi: storia ed evoluzione, miti principali ad essa connessi, cultualità e analisi iconografica.

Capire l’induismo [Vasudha Narayanan]

Il libro “Capire l’induismo” costituisce una succinta, autorevole e accessibile introduzione a una delle grandi tradizioni religiose e culturali del mondo. Il libro è organizzato intorno a nove temi chiave: le origini e lo sviluppo storico, gli aspetti del divino, i testi sacri, le persone sacre, i principi etici, gli spazi sacri, il tempo sacro, la morte e l’aldilà, la società e la religione. Ciascuno di questi temi è arricchito con citazioni oppure con riassunti di testi storici, accompagnati da un commento d’autore che spiega il significato di ciascun testo o lo colloca nel suo contesto.

Più specificamente, gli argomenti trattati in questo libro comprendono: i molti dei e le molte dee dell’induismo, in particolare Vishnu, Shiva e Lakshmi; i suoi rituali e le sue cerimonie; la sua architettura sacra; il concetto di karma e di rinascita, e le vie della liberazione che hanno influenzato il buddhismo; i testi sacri e soprattutto i Veda e le Upanishad; l’epica del Ramayana e del Mahabharata.

 “L’ottanta per cento della popolazione indiana, composta da quasi un miliardo di persone, è induista e oggi gli indù vivono in tutto il mondo. Tuttavia, dare una definizione del termine ‘induismo’ è piuttosto difficile. La religione non ha un fondatore, un credo, un maestro o un profeta singolo la cui preminenza sia riconosciuta da tutti gli indù, e non esiste un singolo testo sacro la cui primaria importanza sia acclamata universalmente.”

Miti e Dei dell’India [Alain Daniélou]

Poche religioni appaiono a noi occidentali tanto complesse come quella antichissima dell’India. Dèi innumerevoli, saghe complicate, cerimonie apparentemente incomprensibili.

Davanti allo svilimento di un pensiero religioso diventato puramente dogmatico, puritano e sociale non soltanto in Occidente ma persine nell’India moderna, questo libro propone la riscoperta di una mitologia simbolica, di una cosmologia che non separa religione, metafisica e scienza, di un più grande rispetto della libertà di essere e di pensare.

Alain Daniélou ci spiega come le migliaia di divinità che affollano il pantheon indiano siano in realtà soltanto personificazioni di qualità e attributi di un unico Dio che si manifesta nei molti: onnipresente e onnipervadente, ma pur sempre Uno, e al quale tende l’universo intero.